ESERCIZIO GTT 2018-2019: ECCO COME DOVREBBE
CAMBIARE IL SERVIZIO URBANO E SUBURBANO TORINESE

Testo a cura di Christian Bizzi - Dati tratti dal sito internet di Gruppo Torinese Trasporti
Si ringrazia la redazione di
TRAM DI TORINO per la valutazione finale
 
- Articolo del 17.11.2017 -

Dal sito di Gruppo Torinese Trasporti (www.gtt.to.it) apprendiamo come GTT e Comune di Torino vogliono modificare l'esercizio urbano e suburbano a partire dal 2018. Riportiamo dal sito GTT: "L'idea di base è dare più servizi laddove è dimostrato che c'è un effettiva richiesta di trasporto. Oggi abbiamo più informazioni sul reale utilizzo dei mezzi pubblici grazie ai dati di valutazione delle tessere BIP. Le bippature dei passeggeri consentono infatti nuove analisi sulle frequentazioni delle diverse linee".
Detto ciò, vediamo come intenderà muoversi GTT in merito.

La prima fase saranno gli interventi. Si cercherà di aumentare le frequenze di passaggio delle principali linee su cui viaggiano la metà dei passeggeri complessivi di autobus e tram e di ottimizzare e razionalizzare le frequenze delle linee meno utilizzate. Infine si cercherà di individuare e attuare progetti specifici per aumentare la velocità commerciale delle linee di forza. Questa fase verrà attuata fin da subito ed entro la primavera 2018.

La seconda fase, che invece verrà attuata in gran parte nel 2019, vedrà lo sviluppo di una nuova rete di trasporto secondo alcuni criteri che GTT riporta nel suo sito e che possiamo sintetizzare:
1) rispetto della struttura gerarchica;
2) potenziamento dell'intermodalità gomma-ferro;
3) adduzione ai maggiori poli di interscambio della rete urbana, suburbana ed extraurbana;
4) potenziamento della rete tranviaria (ripristino della linea 10 sull'intero percorso) e maggiore integrazione con i servizi su gomma;
5) ottimizzazione del numero di linee autobus con il contenimento delle lunghezze dei percorsi lunghi e tortuosi e l'eliminazione di eventuali sovrapposizioni di linee;
6) priorità semaforica a tutte le linee tranviarie a partire dal 2018 (priorità già attuata sulle linee tram 15 e 16: prossime linee a cui verrà estesa la priorità semaforica, la 13 TRAM e la 18 AUTOBUS) e rinnovo del parco tranviario;
7) messa in esercizio della metropolitana sull'intero percorso fino in Piazza Bengasi;
8) il Servizio Ferroviario Metropolitano prevederà l'interconnessione dell'SfmA (Torino-Caselle-Ceres), la realizzazione dell'Sfm5 (Orbassano-Torino) e l'apertura delle stazioni Dora e Zappata;
9) nel biennio 2017-2018 ci sarà un aumento della flotta di vecoli a trazione elettrica e relativa produzione chilometrica: nel 2021 si dovrà arrivare con il 40% del trasporto di GTT a trazione completamente elettrica.

VEDIAMO PIÙ DA VICINO LE VARIE NOVITÀ

Le linee urbane e suburbane sono state suddivise in 4 fasce in base al numero di passeggeri trasportati mensilmente.
In prima fascia troviamo  le linee di forza che sono rappresentate nella
categoria rossa e sono quelle che trasportano il 50% dei passeggeri complessivi con una copertura di tutte le zone della Città, ovvero:

LINEE ROSSE: 2 - 3 - 4 - 10 - 13 - 15 - 16 - 18 - 55 - 56 - 68
Per la
linea 4 l'intervallo di passaggio arriverà a 5 minuti (nelle sole ore di punta*)
Per la
linea 13 l'intervallo di passaggio arriverà a 5 minuti (nelle sole ore di punta*)
Per le
linee 2, 3, 10, 15, 16, 18, 55, 56 e 68 l'intervallo di passaggio arriverà a 6 minuti (nelle sole ore di punta*)
* si intende la fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 9.00

La seconda fascia vengono incluse quelle linee che trasportano complessivamente il 30% dei passeggeri complessivi, che sono rappresentate nella categoria arancione, ovvero:

LINEE ARANCIONI: 5\5b - 9 - 11 - 17\17b - 33 - 35 - 36 - 42 - 49 - 52 - 57 - 58\58b - 60 - 61 - 62 - 64 - 67 - 71 - 72\72b - 75
Per queste linee l'intervallo di passaggio arriverà
tra gli 8 e i 10 minuti (nelle sole ore di punta*)
* si intende la fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 9.00

In terza fascia troviamo le linee che trasportano il 15% dei passeggeri complessivi (categoria verde), ovvero:

LINEE VERDI: 1 - 6 - 14 - 12 - 19 - 27 - 29 - 30 - 34 - 40 - 45\45B - 46 - 51 - 59\59B - 63 - 66 - 74 - 77
 
Per queste linee l'intervallo di passaggio arriverà a 15 minuti (nelle sole ore di punta*)
* si intende la fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 9.00

Infine, in quarta fascia, vengono incluse tutte quelle linee che trasportano solamente il 5% dei passeggeri complessivi (categoria blu), ovvero:

LINEE BLU: 20 - 21 - 32 - 35N - 36N - 37 - 38 - 39 - 41 - 43 - 44 - 46N - 47 - 48 - 50 - 53 - 54 - 63B
65 - 69 - 70 - 73 - 76 - 78 - 81 - 83 - 84 - CO1 - OB1 - RV2 - SE1 - SE2 - ST1 - ST2 - VE1

Per queste linee l'intervallo di passaggio arriverà
a 30 minuti (nelle sole ore di punta*)
* si intende la fascia oraria compresa tra le ore 7.00 e le ore 9.00
N.B. Dal comunicato GTT si evince che per le linee blu verranno inserite
delle corse supplementari nell'orario di apertura e chiusura scuole.

ECCO IL GRAFICO TRATTO DAL SITO INTERNET DI GTT (WWW.GTT.TO.IT)
CON LA SUDDIVISIONE DELLE LINEE PER CATOGORIE

Riportiamo gli intervalli medi in minuti delle linee GTT nel mese di Febbraio 2017 e quelli aggiornati ad Ottobre\Novembre 2017.

INTERVALLI MEDI IN MINUTI DELLE LINEE GTT (AGGIORNATI A FEBBRAIO 2017)

INTERVALLI MEDI IN MINUTI DELLE LINEE GTT (AGGIORNATI A OTTOBRE\NOVEMBRE 2017)

Lasciamo a voi ogni valutazione sull'argomento, ma senza entrare nello specifico possiamo affermare che siamo ben lontani dai traguardi raggiunti in passato, dove il servizio si incrementava senza tagliare; vi ricordate il progetto delle LINEE + che decollò proprio con la linea 13 (oggi in fascia rossa) e che ebbe un notevole successo con risultati soddisfacenti in breve tempo? Era il 6 Dicembre del 2008: il progetto  venne poi accantonato a causa della forte crisi finanziaria che investì il settore del trasporto pubblico.
Dal 2011 ad oggi non ci sono più state serie politiche di investimento a lunga scadenza lasciando il tpl torinese in preda a riduzioni e soppressioni, spesso con soluzioni tampone che ancora oggi sono molto evidenti.
Anche questa volta sembrerebbe l'ennesimo palliativo a discapito del già sofferente servizio pubblico: da un lato si incrementa e dall'altro si toglie. Staremo a vedere.

VISUALIZZA L'ARTICOLO SULLA LINEA GTT "13 PIÙ" DEL 2008-2009

 

DAL SITO TRAM DI TORINO (WWW.TRAMDITORINO.IT)
RIPORTIAMO QUESTA INTERESSANTE CONSIDERAZIONE SULL'ARGOMENTO

Vedendo come sono state classificate le linee sorgono molti dubbi, ad esempio non si prende in considerazione il numero di passeggeri rapportati a ogni chilometro percorso.
Facciamo un esempio numerico.
Supponiamo di avere una linea, che chiamiamo A, lunga 20 km. Tale linea in un giorno trasporta 20.000 passeggeri. Supponiamo poi che ce ne sia un’altra, la B, che è lunga 2 km e trasporta 2.000 passeggeri al giorno. Se guardiamo solo il numero di passeggeri, la linea B trasporta un decimo dei passeggeri della linea A. Uno quindi potrebbe asserire che la linea B è meno frequentata per cui può essere sforbiciata. Se facciamo invece il rapporto tra passeggeri e lunghezza della linea scopriremmo che entrambe le linee trasportano (in media) 1.000 passeggeri per ogni chilometro percorso: sono quindi sostanzialmente equivalenti perché riescono a generare la stessa attrattività nei rispettivi territori percorsi.

Osservando la mappa della gerarchia delle linee la perplessità viene confermata: le linee suburbane a non venire pesantemente declassate sono quelle che si spingono verso il centro città, sintomo che probabilmente tali linee risultano essere più appetibili o perché vanno in centro direttamente o perché i (tanti) passeggeri del tratto cittadino risollevano le sorti dell’intera linea.

Si viene così a creare un enorme paradosso nei princìpi enunciati a voce e disattesi nei fatti: la scarsità di risorse ha imposto una rivisitazione del paradigma, del modello, di concezione delle linee. Il modello è quello delle linee forti (cioè molto frequenti e che percorrono lunghi tratti della città) affiancate a linee cosiddette “di adduzione”, vale a dire quelle linee tipicamente corte che hanno lo scopo di convogliare passeggeri verso le linee di forza. Ebbene, guardando la nuova gerarchia si scopre che la gran parte delle odierne linee di adduzione vengono svilite nel loro intento con tagli molto forti (il caso più eclatante è il 76, richiesto dal comune di Grugliasco per portare le persone alla metropolitana, oltre che collegare l’università).
La sensazione è quindi che nei fatti il modello delle linee di adduzione sia fallito (o lo si voglia far fallire) in partenza. Se il modello funziona perché lo si svantaggia con simili tagli? Se, al contrario, non funziona, perché lo si usa come modello? Questa contraddizione rischia di avere serie ripercussioni sulla mobilità, soprattutto sulle zone periferiche, già in sofferenza, e sui comuni della cintura, dei quali sembra quasi ci sia del disinteresse nel renderli parte viva di una città compatta che dovrebbe avere medesimi obiettivi e comuni esigenze.

Un ultimo sguardo viene dato al progetto di ecorete, ovvero quella rete gestita con veicoli ecologici che dovrebbe quindi essere l’ossatura del sistema di trasporto Torinese. Escluse SFM, Metro e tram, le linee di bus elettrici sono: SE1, VE1, CP1 (ovvero la linea 37 più la linea CO1), l’1N e l’82 oltre a linee 6, 19, Star1 e Star2. Con l’eccezione delle linee 6 e 19 che sono classificate “verdi” (quindi terza fascia di importanza), tutte le altre sono linee “azzurre” di quarta fascia, con passaggi da 30 minuti l’uno. Quindi l’uso dei mezzi ecologici avverrà su linee per lo più periferiche e tutte poco frequenti, un ottimo esempio di come ammortizzare l’elevata spesa per dei veicoli elettrici la cui gestione dovrebbe costare meno a fronte di un esborso iniziale molto maggiore.

Risulta quindi chiaro che le idee non solo sono poco chiare ma fondamentalmente presentano gravi errori di valutazione. Si attende quindi il prossimo piano industriale di Gtt per capire cosa voglia fare l’azienda del proprio futuro.

NB: si ringrazia Alessio Sanna della Circoscrizione 1, per la consulenza e gli esempi.